Osteopatia
L’osteopatia è stata ideata nel 1874 da Andrew Taylor Still, un medico americano che fondò la prima scuola di osteopatia a Kirksville nel 1892.
Da allora l’osteopatia ha conosciuto una grande espansione che continua ai giorni nostri. L’osteopatia approda in Europa in Inghilterra grazie ad un allievo di Still, John Martin Littlejohn che nel 1917 fonda la prima scuola osteopatica britannica la British School for Osteopathy ancora attiva.
In Italia l’osteopatia arriva molto più tardi con Alain Bernard che nel 1979 a Roma inizia dei corsi privati di osteopatia.
Oggi in Italia esistono numerose scuole private dove viene insegnata l’osteopatia e operano circa 6000 osteopati.
L‘Osteopatia è stata riconosciuta nel 2002 dall’OMS a titolo di “partecipazione al mantenimento della salute” e inserita tra le Medicine Non Convenzionali. L’OMS ha inoltre indicato di avviare politiche volte ad integrare l’osteopatia nei sistemi sanitari nazionali e di uniformare le legislazioni.
Le istituzioni sanitarie italiane non sono ancora in linea con tali direttive. Alcune iniziative di legge per il riconoscimento giuridico dell’osteopatia sono ancora in discussione in parlamento. Ad oggi la professione di osteopata non è quindi riconosciuta dal SSN Italiano. L‘Osteopatia invece è regolarmente riconosciuta in molti Paesi tra cui Inghilterra, Belgio, Francia, Finlandia, Svizzera e Portogallo.
Tuttavia anche se l’osteopatia non è riconosciuta in Italia questo non impedisce agli osteopati italiani di esercitare la libera professione in piena legalità nei loro studi privati o presso centri poli specialistici ed anche in cliniche e ospedali che ne riconoscono la validità e l’efficacia nel trattare svariati disturbi.
• COSA E’ L’OSTEOPATIA
L’Osteopatia è una disciplina per la diagnosi ed il trattamento di patologie funzionali che rientra nelle cosiddette CM (Complementary Medicine – Medicine Complementari). Essa si basa sulle scienze fondamentali e le conoscenze mediche tradizionali (anatomia, fisiologia, patologia, etc. …), usa speciali tecniche manuali e non si avvale di farmaci o di strumenti elettromedicali .
L’osteopatia moderna è una tecnica terapeutica estremamente efficace per la prevenzione, la valutazione ed il trattamento di disturbi funzionali generati da traumi pregressi, posture scorrette, sforzi fisici intensi o stress, che interessano l’apparato neuro-muscolo-scheletrico, cranio-sacrale, circolatorio e viscerale.
Il trattamento osteopatico è fondato su solide conoscenze di anatomia, fisiologia, biomeccanica e neurofisiologia, e agisce su varie disfunzioni con precise metodologie che permettono di riconoscere l’origine del disequilibrio funzionale, consentono di identificare lo schema che genera la disfunzione e permettono di escludere il trattamento nel caso di presenza di patologia organica e di orientare il paziente verso lo specialista più appropriato..
Di particolare importanza è osservare che, contrariamente a molti trattamenti della medicina allopatica a base di farmaci o elettromedicali sicuramente utili ma spesso puramente sintomatici, l’Osteopatia ha come fine non solo la eliminazione del sintomo, ma la individuazione e l’eliminazione della causa alla base della sua comparsa.
· I PRINCIPI
La pratica osteopatica si basa su alcuni principi che ne fanno una disciplina di tipo olistico che la differenziano dalla medicina allopatica
- Unità del corpo: l’osteopatia considera l’individuo nella sua globalità: ogni parte costituente la persona (includendo anche la componente psichica e per alcuni anche la componente spirituale) è dipendente dalle altre e il corretto funzionamento di ognuna assicura quello dell’intera struttura e quindi la salute, l’equilibrio psico-fisico e il benessere.
- Relazione tra struttura e funzione: un corretto equilibrio tra struttura e funzione, e cioè tra anatomia, fisiologia, è indispensabile per uno stato ottimale di salute. Qualora tale equilibrio venga alterato si può verificare una “disfunzione osteopatica” che può avere varie manifestazioni quali sintomatologie dolorose, restrizione di mobilità, perdita di movimento, disturbi funzionali, etc…
- Auto-guarigione: per l’Osteopatia non è il terapeuta che guarisce, ma il suo ruolo è quello di favorire la capacità innata del corpo ad auto curarsi, capacità che i latini chiamavano la “Vis medicatrix Naturale”.
·
A
CHI E’ RIVOLTA
L’Osteopatia è utile a tutti ed
a ogni età, dal neonato all’anziano; ogni trattamento viene personalizzato in
funzione dell’anamnesi, delle problematiche presentate, dello stato generale di
salute soggetto, della sua età e delle a attività svolte. È molto utile in
particolare:
·
Agli sportivi, dilettanti e
professionisti, soprattutto a coloro che praticano sport in rotazione come
golf, tennis, sci o sport di contatto con cadute frequenti e gesti
tecnici ripetuti, come calcio, pallavolo, basket, accompagnandoli durante tutta
la loro attività pre-gara e post-gara.
·
A chi ha posture scorrette
prolungate, come chi passa molte ore alla scrivania o in automobile, o fa
attività lavorative che richiedono sforzi fisici particolari.
·
Alle persone che hanno avuto
traumi pregressi, incidenti di macchina, cadute, distorsioni, fratture, che si
sono risolti sul piano organico ma in cui permangono disfunzioni
biomeccaniche.
·
Alle persone affette per vari
motivi, come la mancanza di esercizio fisico, da una alterazione della mobilità
articolare e/o tissutale.
·
A tutti coloro che accusano
sintomi quali dolori cervicali, dorsali, lombari e agli arti o dolori viscerali
di varia origine.
In ogni caso l’Osteopatia ha un
ruolo fondamentale a fini preventivi per evitare che una disfunzione possa
evolvere in una patologia organica o in una maggiore propensione all’
infortunio.
·
COME
OPERA
L’Osteopata identifica e tratta
le disfunzioni somatiche osteo-articolari, dei tessuti e viscerali utilizzando
diverse metodologie e test che permettono di individuare precisamente l’origine
della disfunzione.
Ricerca in particolare le
restrizioni di mobilità presenti nel sistema muscolo-scheletrico attraverso
specifici test palpatori manuali.
Il trattamento mira al
ripristino della mobilità normale e/o della mobilità residua (in caso di
patologie croniche invalidanti, come ad es. l’artrosi) delle strutture
osteo-articolari , dei visceri e dei tessuti molli e ad una riduzione della
sintomatologia dolorosa, utilizzando precise tecniche di manipolazione
per ristabilire una funzionalità ottimale, senza utilizzare farmaci o
apparecchiature elettromedicali
In particolare il terapista
stimola l’omeostasi del Paziente identificando e rimuovendo l’origine della
disfunzione in relazione al disturbo lamentato, e ripristinando il corretto
rapporto tra struttura e funzione.
·
COSA
TRATTA
L’Osteopatia tratta tutte le
disfunzioni di natura biomeccanica, circolatoria, viscerale e neurologica che
possono dare origine sul piano muscolo-scheletrico a cervicalgie e
cervico-brachialgie e sintomi associati (nausea, cefalea, emicrania, vertigini,
…),dorsalgie, lombalgie, sciatalgie e lombosciatalgie, cruralgie, gonalgie,
pubalgie e sul piano viscerale a coliti, mestruazioni dolorose, pesantezza
pelvica;
Come già detto le cause di tali
disfunzioni possono essere le più disparate e possono derivare da traumi
da impatto (tipico è il colpo di frusta negli incidenti stradali) o sportivi,
posizioni o movimenti errati che possono provocare squilibri posturali,
sovraccarico funzionale, restrizioni di movimento e il classico colpo della
strega ma anche le conseguenze della gravidanza e del parto, sia naturale che
cesareo, che possono creare delle disfunzioni sia nella madre che nel bambino.
I VANTAGGI PER IL PAZIENTE
Nel caso si sia in presenza di
una disfunzione osteopatica, sottoporsi ad un trattamento osteopatico
complementare ai trattamenti offerti dalla medicina ufficiale , presenta
molteplici vantaggi per il Paziente, tra cui:
·
Una rapida identificazione
dell’origine del disturbo e rimozione della causa e non il semplice trattamento
del sintomo.
·
Un sollievo spesso immediato
dal dolore e dalle restrizioni di movimento senza nessun effetto collaterale e
con una buona riduzione di recidive.
·
Un numero limitato di
trattamenti e la riduzione di trattamenti con farmaci
anti-infiammatori, anti-dolorifici, decontratturanti.
·
La possibilità di limitare
indagini radiologiche (Rx, TAC, RMN) ai casi effettivamente necessari.
·
Una eccellente attività di prevenzione.
Questi i vantaggi per il
paziente si riflettono naturalmente anche in una significativa riduzione di
costi per il sistema sanitario nazionale particolarmente importanti in questo
periodo in cui si sta cercando di razionalizzare e di limitare la spesa
sanitaria a tutti i livelli.
·
COME
SI EFFETTUA UN TRATTAMENTO
Il trattamento inizia con
un’accurata anamnesi per capire lo stile di vita del Paziente e raccogliere
tutte le informazioni utili ad identificare la causa del disturbo lamentato,
con particolare attenzione alla “storia” clinica della sua insorgenza e
accertare le possibili cause delle problematiche che riferisce. La seduta
continua con una serie di specifici test osteopatici manuali di mobilità
ed esplorazione funzionale per la ricerca e valutazione delle restrizioni di
movimento, indolori e non invasivi, su articolazioni e tessuti e
termina con il trattamento, vero e proprio.
La valutazione osteopatica non
costituisce diagnosi medica di patologie organiche e viene utilizzata non solo
per impostare il trattamento specifico per la disfunzione individuata, ma anche
a fini preventivi per individuare disfunzioni che nel tempo possano evolvere in
patologie.
Il trattamento per le
articolazioni (colonna e arti) consiste in precise manipolazioni che
secondo il tipo di disfunzione possono essere dei “thrust” (spinte) cioè
manipolazioni cosiddette in HVLA (High Velocity Low Amplitude – Altà
velocità piccola ampiezza) che provocano il caratteristico “click” e
riconducono le articolazioni nella normale fisiologia articolare,
risolvendo così, se presenti, limitazioni di movimento e sintomatologia
dolorosa. Altre tecniche per ottenere una risposta riequilibratice dei
tessuti comprendono tecniche a impulso, tecniche che utilizzano la contrazione
muscolare o carico sulla fascia (digitopressione, trattamento mio-fasciale,
«positional release»,….) ed anche escursione motoria passiva (stretching).